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Trapianti

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  • pharmastar.it

    Nel microbiota le possibili soluzioni contro Celiachia e Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali

    Il Policlinico di Milano ha recentemente ottenuto un finanziamento del Ministero della Salute per studiare i meccanismi immunologici per il trapianto di microbiota fecale per i pazienti con Colite Ulcerosa

    Lunedi 8 Novembre 2021  Redazione

      "Recenti studi dimostrano che se un paziente affetto da MICI a seguito della terapia non raggiunge una normalizzazione della componente microbiologica, il rischio di andare incontro a una riacutizzazione nei mesi successivi è più elevato – spiega il Prof. Flavio Caprioli, Professore associato presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti dell’Università degli Studi di Milano – Interviene dunque un concetto inedito di guarigione del microbioma, importante a scopo profilattico, che si può raggiungere con approcci terapeutici innovativi come il trapianto fecale, ad oggi in Italia limitato a un certo numero di centri.


  • askanews.it

    Trapianto domino di fegato al Policlinico di Milano salva 2 persone

    Con una maratona di interventi da 18 ore

    Trapianto domino di fegato al Policlinico di Milano salva 2 persone

     Milano, 8 apr. (askanews) – Con una maratona di interventi chirurgici di 18 ore al Policlinico di Milano è stato effettuato un “trapianto domino” di fegato, che ha portato a salvare la vita a due persone con un solo organo. Una è un giovane con una rara malattia genetica che lo costringe, a soli 27 anni, ad un trapianto di fegato. Eppure il suo, di fegato, in un’altra persona funzionerebbe perfettamente e potrebbe salvarle la vita. La soluzione, tanto semplice da immaginare quanto complessa da mettere in pratica, si chiama “trapianto domino”. Una volta trovato un donatore per Gianluca, basta cioè trovare un altro paziente a cui donare il suo organo, e salvare così due vite con un solo fegato.


  • cordis.europa.eu

    Un trattamento promettente per la sindrome dell'intestino corto

    L'intestino donatore-specifico in tessuto ingegnerizzato potrebbe spianare la strada a un trattamento efficace per i pazienti affetti da insufficienza intestinale.

    © Illustrazioni dello spazio bianco, Shutterstock
    La sindrome dell’intestino corto, o SIC, è una condizione cronica e potenzialmente letale che impedisce all’organismo di assorbire i fluidi e le sostanze nutritive di cui ha bisogno per mantenersi in salute. La sindrome dell’intestino corto, che indica la presenza di un intestino tenue più corto del 70 % a causa di un difetto congenito o dell’asportazione chirurgica, comporta insufficienza intestinale accompagnata da sintomi di malnutrizione, diarrea e disidratazione. Non esiste ancora un trattamento valido per questa sindrome. L’unica soluzione attualmente disponibile prevede il trapianto dell’intestino tenue, che tuttavia possiede due gravi inconvenienti, ovvero la scarsità di organi di donatori e la necessità di sottoporre i pazienti a un’immunosoppressione aggressiva per il resto della loro vita. Ma alcuni recenti progressi compiuti in ambito scientifico e tecnologico hanno spalancato le porte a nuove opzioni terapeutiche che potrebbero donare un raggio di speranza ai giovani pazienti affetti dalla sindrome dell’intestino corto.


  • askanews.it

    Covid, pandemia causa stop a 400 trapianti. Ma sistema tiene

    Il report del Centro Nazionale Trapianti: Italia torna a dati 5 anni fa

    Mercoledì 20 gennaio 2021 - 10:00
    Covid, pandemia causa stop a 400 trapianti. Ma sistema tiene

     Roma, 20 gen. (askanews) – Una frenata brusca ma contenuta: è questo il bilancio finale fotografato dal report 2020 del Centro nazionale trapianti, presentato oggi, che mette in fila le cifre dell’attività di donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule nell’anno della pandemia. Come ampiamente atteso, al conto dei danni del coronavirus vanno aggiunti anche quasi 400 trapianti in meno (in calo del 10% rispetto al 2019), ma i dati complessivi dimostrano una sostanziale tenuta della rete trapiantologica davanti all’onda d’urto dell’emergenza sanitaria.


  • ansa.it

    Coronavirus: variante genetica aumenta il rischio infezione

    Studio su trapiantati, più frequente un antigene nei positivi

    Redazione ANSA ROMA 10 novembre 2020 13:17
     © EPA

      (ANSA) - ROMA, 10 NOV - Ci potrebbe essere una correlazione tra la presenza di alcuni antigeni Hla (il sistema genetico responsabile della regolazione del sistema immunitario nell'uomo e della risposta di rigetto) e una maggiore predisposizione sia all'infezione da SARS-CoV-2 che a una sua evoluzione clinica negativa. Lo afferma uno studio della rete trapianti del Ssn pubblicato su Transplantation.


  • magazine.unibo.it

    Trapianto eterotopico di fegato parziale: il primo caso al mondo al Policlinico di Sant'Orsola

    Il paziente era affetto da metastasi al fegato generate da un precedente tumore all’intestino: ora sta bene e conduce una vita normale senza limitazioni


    Al Policlinico di Sant'Orsola di Bologna è stato eseguito con successo per la prima volta al mondo un trapianto eterotopico di fegato parziale, ovvero in una sede anatomica diversa da quella naturale, in questo caso la milza. Il caso è stato accettato per la pubblicazione dall’American Journal of Transplantation, la rivista trapiantologica a più alto impatto internazionale.

  • pharmastar.it

    Leucemia mieloide acuta, promettenti cellule CAR-T con doppio CAR anti-CD33-CLL1. #EHA2020

    Lunedi 20 Luglio 2020  Alessandra Terzaghi
    In uno studio cinese di fase 1 presentato di recente al congresso virtuale della European Hematology Association, sei pazienti su otto con leucemia mieloide acuta recidivata/refrattaria e uno con leucemia mieloide cronica in fase accelerata, non hanno mostrato segni di malattia residua 4 settimane dopo essere stati sottoposti a una terapia con cellule CAR-T dirette contro non uno solo (come le CAR-T attualmente approvate), bensì due bersagli: CD33 e CLL1.


  • ansa.it

    Le staminali sul fegato dei neonati con gravi malattie permettono rinvio trapianto

    Nuova terapia alla Città della Salute di Torino

    Redazione ANSA TORINO 22 gennaio 2020 14:49
    Cellule staminali  (fonte: Wellcome Images) © Ansa

     Un nuovo approccio terapeutico è stato sperimentato per la prima volta con successo alla Città della Salute di Torino su tre neonati affetti da patologie genetiche che necessitano di trapianto di fegato nei primi mesi di vita. La procedura, iniettare cellule staminali epatiche sane nel fegato dopo la nascita, ha ritardato il trapianto, ponendo le basi per correggere diverse malattie genetico-metaboliche con procedura mini-invasiva. Lo studio è pubblicato sulla rivista Stem Cell Reviews and Reports.

  • ansa.it

    Natale con quattro organi trapiantati, 'sono rinato'

    Prosegue alle Molinette di Torino il recupero del paziente

    Redazione ANSA TORINO 17 dicembre 2019 17:54
     © ANSA

       (ANSA) - TORINO, 17 DIC - "Sono rinato e questa nuova vita voglio tenermela stretta". Sottoposto all'inizio di ottobre al trapianto di polmoni, fegato e pancreas, Domenico Gatta si prepara a festeggiare un 25 dicembre speciale. "Il più bel regalo l'ho già ricevuto da chi mi ha donato gli organi e dai medici delle Molinette - dice nel suo letto della Terapia Intensiva Universitaria - Sembra retorico, ma vi assicuro che non lo è: grazie a questo speciale trapianto per me sarà per sempre Natale".

  • adnkronos.com

    Trapianto del microbiota doppio 'scudo' contro super-bug

    Gasbarrini, 'Aumenta sopravvivenza dei fragili e riduce i giorni di degenza dei pazienti con C. difficile'

     MEDICINA Pubblicato il: 05/11/2019 09:04 
    Trapianto del microbiota doppio 'scudo' contro super-bug

      Nuove virtù dei batteri buoni che abitano nel nostro intestino. Uno studio italiano, condotto presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dimostra l'efficacia del trapianto di microbiota intestinale da donatori sani contro un'infezione molto insidiosa, quella da Clostridium difficile, un super-bug che può rivelarsi letale. "Abbiamo visto che il trapianto di microbiota funziona come un 'doppio scudo' - spiega all'Adnkronos Salute Antonio Gasbarrini, direttore dell'Area Medicina interna, gastroenterologia e oncologia medica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, responsabile del team - aumenta infatti la sopravvivenza di oltre un terzo rispetto alla terapia antibiotica, dimezza i giorni di degenza necessari al paziente, ma riduce anche il rischio di gravi complicanze come la sepsi nei mesi successivi".

  • adnkronos.com

    L'autore del primo intervento mondiale si racconta, 'Vertebre umane meglio di quelle stampate in 3D'

    Alessandro Gasbarrini, 'sarà difficile replicarlo al di fuori del Rizzoli'

     MEDICINA di Margherita Lopes Pubblicato il: 25/10/2019 17:16 
    L'autore del primo intervento mondiale si racconta, 'Vertebre umane meglio di quelle stampate in 3D'

    Alessandro Gasbarrini al centro dell'équipe della struttura di Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dello Ior di Bologna

      "Mettere una vertebra al posto di una vertebra è ancora meglio della replica esatta del pezzo da sostituire, realizzata in titanio grazie alla stampa in 3D". E se a dirlo è Alessandro Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo dell'Istituto ortopedico Rizzoli (Ior) di Bologna, che ha guidato il team protagonista del primo trapianto di vertebre umane al mondo, c'è da credergli. "Non ci sono tante persone nel mondo che si occupano di sostituzioni di vertebre: al Rizzoli in genere ne faccio 25 l'anno, più una ventina all'estero. Un'esperienza che ci ha permesso di pensare alla cosa più ovvia: sostituire osso con osso, anzi vertebra con vertebra", racconta all'AdnKronos Salute.


  • agi.it SALUTE

    L'Italia dei trapianti è sempre più un'eccellenza mondiale

     Sono tanti i primati fatti registrare dal nostro Paese, due rcentissimi: il primo trapianto di vertebre (a Bologna) e il primo trapianto combinato di 4 organi. Intervista a Massimo Cardillo direttore del CNT

    10:52, 21 ottobre 2019
     italia trapianti record

    Qualche giorno fa a Bologna è stato eseguito il primo trapianto al mondo di vertebre, mentre qualche mese prima a Torino è stato eseguito il primo trapianto combinato di quattro organi (polmoni, fegato e pancreas) in Europa. Ma i primati sono molti di più. "L'Italia dei trapianti è certamente una realtà all'avanguardia a livello internazionale, sia sotto il profilo clinico, sia sotto quello organizzativo", conferma Massimo Cardillo, direttore generale del Centro nazionale trapianti (Cnt).


  • agi.it

    Lo straordinario trapianto di vertebre su un uomo colpito da tumore osseo

    L'intervento è stato realizzato il 6 settembre all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna su un paziente di 77 anni colpito da cordoma. L'uomo oggi è tornato a casa sulle proprie gambe, non dovrà seguire una terapia analgesica specifica

    15:09, 15 ottobre 2019 di  Stefano Benfenati
    trapianto vertebre tumore osseo bologna  Il primo trapianto al mondo di vertebre umane è stato realizzato all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna su un paziente di 77 anni colpito da cordoma, forma maligna di tumore osseo. Nell'intervento chirurgico senza precedenti, eseguito lo scorso 6 settembre, una parte di colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane.


  • ansa.it

    Trapiantati 4 organi su paziente con fibrosi cistica

    L'eccezionale intervento alle Molinette di Torino

    Redazione ANSA TORINO 11 ottobre 2019 12:13
     © ANSA

     
    TORINO - Affetto da fibrosi cistica, un paziente di 47 anni è stato sottoposto al trapianto combinato polmoni-fegato-pancreas all'ospedale Molinette di Torino. Il trapianto - primo in Italia e in Europa di ben quattro organi secondo la Città della Salute e della Scienza di cui le Molinette fanno parte - è durato oltre 15 ore ed è tecnicamente riuscito. Il paziente, che era stato trasferito con un volo di Stato da Bari, è ora nella Terapia Intensiva Cardiochirurgica e, non appena possibile, verrà dimesso dalla rianimazione.

  • agi.it
    AGI > Salute

    Aumentano i casi di tumore del sangue in Italia, ma anche le guarigioni

    Con oltre 33 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, i tumori del sangue si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti nel nostro Paese. L'efficacia dei nuovi farmaci e le CAR-T cell

    di  08 ottobre 2019,16:15
    tumori del sangue leucemie linfomi dati

       Con oltre 33 mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, i tumori del sangue si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti nel nostro Paese ma i passi avanti della ricerca confermano terapie salvavita efficaci. Infatti se da una parte i nuovi dati di ricerca epidemiologica registrano nuovi casi di linfomi, mielomi e leucemie, dall'altra la mortalità è in costante riduzione. Questo grazie a nuove terapie tra cui i nuovi farmaci e le CAR-T cell. È quanto emerso dal 47 Congresso nazionale della Società Italiana di Ematologia SIE al via a Roma fino al 9 ottobre presso il Marriott Park Hotel.

  • ansa.it

    Sanità: chirurgia robotica sul fegato applicata a Modena

    Primo caso in Europa, il paziente dimesso in ottime condizioni

    Redazione ANSA MODENA 03 settembre 2019 16:58

     © ANSA      (ANSA) - MODENA, 3 SET - Una nuova tecnica chirurgica di resezione robotica è stata applicata con successo all'Ospedale Civile di Baggiovara di Modena dall'equipe del professor Fabrizio Di Benedetto, direttore della Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica e dei Trapianti di Fegato dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena. Si tratta del primo caso riportato in Europa di una complessa tecnica di epatectomia in due tempi chiamata Alpps (Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy, ovvero associazione di partizione epatica e legatura portale per epatectomia in due tempi) con approccio robotico per epatocarcinoma con trombosi portale.

  • ansa.it

    Sì del Giappone a embrioni ibridi uomo-topo, per ottenere organi

    Un'altra strada in cerca di soluzioni per i trapianti

    Redazione ANSA 31 luglio 2019 12:03
    Particolare dell'embrione di un topo a 13 giorni (fonte: Craig Rhodes e Kenneth Yamada, National Institute of Dental and Craniofacial Research, National Institutes of Health) © Ansa

     Il Giappone ha dato il via libera ai primi esperimenti su embrioni ibridi uomo-animale, ottenuti trasferendo cellule umane in embrioni di topo e ratto. L'obiettivo è farli sviluppare in altri animali surrogati, come i maiali, per ottenere organi per i trapianti. La ricerca, condotta da Hiromitsu Nakauchi, che lavora fra le Università di Tokyo e Stanford, è la prima a ottenere l'approvazione da quando, nel marzo 2019, il divieto su questo tipo di test è stato eliminato dal governo giapponese.

  • adnkronos.com

    Embrione umano su chip

     MEDICINA Pubblicato il: 28/06/2019 19:42 
    Embrione umano su chip

       L'utilizzo di embrioni umani per la ricerca biologica e medica è accompagnato da molte preoccupazioni etiche. Una soluzione è quella di puntare su strumenti alternativi: gli scienziati dell'Istituto di bioingegneria dell'Epfl (Istituto federale elvetico di tecnologia di Losanna) sono riusciti a simulare alcuni momenti della formazione dell'embrione in vitro, a partire da cellule staminali embrionali. Un embrione su chip che potrebbe essere utilizzato in medicina rigenerativa, ma anche nella sperimentazione di nuovi farmaci. Lo studio è descritto su 'Nature Methods'.


  • cordis.europa.eu

    Progetto del mese: nuove scoperte dimostrano che tutte le cellule immature possono trasformarsi in cellule staminali


    SALUTE PROGETTO DEL MESE

      Tutte le cellule nell’intestino fetale hanno il potenziale di trasformarsi in cellule staminali, ha concluso un nuovo studio pubblicato su «Nature» e condotto alla facoltà di scienze sanitarie e mediche all’Università di Copenaghen, un partner nel progetto INTENS (INtestinal Tissue ENgineering Solution), finanziato dall’UE. I ricercatori hanno scoperto che lo sviluppo di cellule intestinali immature non è predeterminato, ma è invece influenzato dall’area immediatamente circostante alle cellule nell’intestino.


  • quotidianosanita.it

    Trapianto rene. Attivatore pompa muscolare riduce tempo di degenza

    Gli attivatori di pompa muscolare sono dispositivi non invasivi, grandi come una penna e rappresentano una valida alternativa alle calze compressive e stivali che i pazienti indossano dopo un trapianto di rene per facilitare il drenaggio di liquidi. L’uso di questi dispositivi permette anche una riduzione dei tempi di degenza

       13 GIU - (Reuters Health) – Sostituire le calze compressive standard con attivatori di pompa muscolare (Mpa) per i pazienti sottoposti a trapianto renale riduce il tempo di ospedalizzazione e migliora i risultati a breve termine. Stiamo assistendo a un significativo aumento della produzione di urina, alla diminuzione dell’edema e all’aumento della soddisfazione del paziente rispetto al semplice indossare la calza compressiva, nonché un maggiore flusso di sangue al rene”, sottolinea Alp Sener della Western University di London, in Canada, autore dello studio.