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Cresciuto in laboratorio un altro embrione umano
Catturata la 'chimica' alla base del suo sviluppo
Adele Lapertosa 04 luglio 2019 09:22
Partendo da un gruppo di cellule staminali, gli studiosi le hanno organizzate in modo da farle funzionare in modo simile a un embrione umano nel momento chiave all'inizio del suo sviluppo, ottenendo così un'idea più chiara della chimica e della biologia che lo guidano. Questi modelli sono simili a organoidi di embrioni, ossia sono strutture sintetiche che imitano alcune delle caratteristiche più importanti degli embrioni naturali.
"Abbiamo combinato tecniche di bioingegneria, fisica e biologia per realizzare questo modello", commenta Simunovic. "Ora - prosegue - abbiamo un modello 3D che imita non solo la genetica dell'embrione, ma la forma e le dimensioni". Con un compito particolare, ossia mostrare cosa accade durante la gastrulazione, cioè la fase in cui le cellule cominciano a organizzarsi in tre strati, chiamati foglietti embrionari, ognuno dei quali darà origine a tessuti di tipo diverso.
I ricercatori sono riusciti a riprodurre la biochimica di questo processo nell'embrione umano aggiungendo un fattore di crescita, la proteina Bmp4. In questo modo hanno osservato differenze e somiglianze fra gli embrioni umani rispetto a quelli di altri animali, importnti per comprendere perché alcuni embrioni crescono e riescono a svilupparsi e altri no.