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Riprodotta in provetta la forma più comune di aritmia
Grazie a staminali riprogrammate, alla ricerca di nuove cure
Lo studio ha permesso di generare per la prima volta un modello cellulare umano di fibrillazione atriale partendo da cellule (fibroblasti del derma) prelevate a fratelli di una famiglia affetta da una forma di artmia non trattabile farmacologicamente. Queste cellule, riprogrammate in staminali, sono state poi differenziate in cellule cardiache: hanno così mostrato grosse alterazioni nella funzione di due proteine (canali ionici di calcio di tipo L e canali 'funny') che le rendono più aritmiche rispetto a cellule analoghe ottenute da persone sane. Il loro trattamento con il farmaco ivabradina (un bloccante del canale funny già usato nel trattamento dell'angina e dello scompenso cardiaco) ha dimostrato di poter ridurre alcune delle alterazioni elettriche legate alla malattia, almeno in questo caso specifico di fibrillazione atriale.