Nell’ambito del programma GIMBE4young, la Fondazione GIMBE lancia la prima edizione della summer school sulla metodologia dei trial clinici (Bologna, 4-8 settembre 2017), per preparare le nuove generazioni di ricercatori alle sfide che li attendono per migliorare qualità, etica, rilevanza e integrità della ricerca clinica.

«Nella gerarchia delle evidenze scientifiche – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – i trial clinici, in particolare quelli controllati e randomizzati, costituiscono lo standard di riferimento per valutare l’efficacia degli interventi sanitari. Tuttavia la loro qualità è spesso insoddisfacente: questo determina inevitabilmente lo spreco di preziose risorse, oltre alla persistenza di numerose aree grigie».
La conferma giunge dalla comunità scientifica internazionale che, con la campagna Lancet REWARD (Reduce research Waste And Reward Diligence), punta a ridurre gli sprechi ed aumentare il value della ricerca biomedica: «Pazienti e professionisti – continua il Presidente – vengono raramente coinvolti nella definizione delle priorità, per cui molti trial rispondono a quesiti di ricerca irrilevanti e/o misurano outcome di scarsa rilevanza clinica; senza contare il fatto che oltre la metà dei trial vengono pianificati senza alcun riferimento a evidenze già disponibili, generando evitabili duplicazioni».

I dati dimostrano che più del 50% dei trial pubblicati presentano rilevanti errori metodologici che ne invalidano i risultati; sino al 50% dei trial non vengono mai pubblicati e molti di quelli pubblicati tendono a sovrastimare i benefici e sottostimare i rischi degli interventi sanitari; oltre il 30% dei trial non riporta dettagliatamente le procedure con cui somministrare gli interventi studiati e spesso i risultati dello studio non vengono interpretati alla luce delle evidenze disponibili.

Enrique Häusermann - presidente di Assogenerici - sottolinea: «Sono convinto dell’assoluta importanza dell’attività di formazione svolta da istituzioni come la Fondazione GIMBE, che da anni si batte per riportare la sanità pubblica al centro dell’agenda politica. In un momento in cui la sostenibilità del SSN è messa gravemente a rischio dalla scarsità dei finanziamenti, dalla sfida dei nuovi LEA, dall’apparente incapacità del sistema di trovare al proprio interno le risposte giuste  a sprechi e inefficienze, la formazione dei giovani professionisti rappresenta un investimento di valore sul futuro di un SSN rinvigorito e coerente con la propria mission».

«Per questo Assogenerici – prosegue Häusermann – ha scelto di sostenere concretamente il programma GIMBE4Young, convinti che da questa partnership possa essere tracciata la rotta verso una maggior consapevolezza da parte dei professionisti sanitari sulla corretta allocazione e gestione delle risorse».

«Considerato che le metodologie di pianificazione, conduzione, analisi e reporting dei trial clinici non costituiscono ancora parte integrante dei percorsi universitari e specialistici – conclude Cartabellotta – la Fondazione GIMBE lancia un bando nazionale per selezionare 30 giovani studenti, medici e farmacisti, al fine di colmare questo gap formativo».