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Colangite sclerosante, le caratteristiche autoimmuni influenzano negativamente la malattia

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Colangite sclerosante, le caratteristiche autoimmuni influenzano negativamente la malattia

Il decorso a lungo termine della colangite sclerosante (SC) è negativamente influenzato dalla presenza di caratteristiche autoimmuni ma non dalla concomitante presenza di malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD). E’ quanto evidenziato da un lavoro tutto italiano pubblicato sulla rivista Hepatology Research, in cui gli autori sottolineano l’importanza della diagnosi precoce per una prognosi migliore. 

 In questo studio, inoltre, la sopravvivenza a 9 anni dei pazienti con SC con il fegato nativo è risultata migliore di quella riportata in altri studi con solo il 15% dei pazienti che ha sviluppato complicanze della malattia correlate al fegato, percentuale inferire rispetto a quanto riportato in passato. 

La colangite sclerosante è una malattia epatica colestatica cronica la cui diagnosi avviene sempre più precocemente, già durante l'infanzia. 
Ad oggi però il decorso e la prognosi a lungo termine della SC pediatrica sono stati scarsamente descritti. 

"La colangite sclerosante pediatrica (SC) è una malattia rara e i dati riguardanti la storia naturale e le caratteristiche della SC derivano in gran parte da piccole serie di casi da singolo centro con follow-up a lungo termine limitato", ha sottolineato Federica Ferrari, della Sapienza Università di Roma. 

"Nel nostro studio”- ha proseguito Ferrari- “eseguito in due centri di riferimento, la sopravvivenza a 9 anni con il fegato nativo è stata migliore di quella riportata negli adulti. Inoltre, la sopravvivenza libera da complicanze era dell'85%, meno di quanto riportato in precedenza " 

Ferrari e colleghi hanno esaminato retrospettivamente i dati di 45 pazienti pediatrici con colangite sclerosante. L'età media dei pazienti era di 10 anni (range, 1-18 anni) e la maggior parte erano maschi (73,4%). 
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a ecografia alla presentazione e 31 pazienti sono stati sottoposti a biopsia epatica. I risultati hanno mostrato lo stadio di fibrosi 1 su 3 pazienti, lo stadio 2 su 10, lo stadio 3 su 5 e cinque pazienti con cirrosi alla presentazione. 

Dei 20 pazienti con caratteristiche autoimmuni, nove hanno soddisfatto i criteri diagnostici per l'epatite autoimmune. Sei pazienti hanno ricevuto una diagnosi di colangite sclerosante e di epatite autoimmune contemporaneamente, mentre l'epatite autoimmune precedeva la colangite sclerosante in tre pazienti. 

Venti pazienti avevano una malattia infiammatoria intestinale e 25 pazienti avevano ricevuto una diagnosi di colangite sclerosante isolata (non associata ad altre malattie) e quindi senza coinvolgimento intestinale. 

I pazienti con colangite sclerosante isolata presentavano un tasso più elevato di epatite da interfaccia con biopsia epatica rispetto a quelli con IBD, mentre quelli con IBD concomitante presentavano un tasso significativamente più alto di positività all'anticorpo anti-muscolo liscio (p=0.03). 

La produzione degli anticorpi anti-muscolo liscio è fortemente associata alla presenza di epatite autoimmune; talvolta è stata osservata anche in altre patologie del fegato, come la cirrosi biliare primitiva, ma in genere con un titolo anticorpale basso. 
Con un follow-up medio di 8,7 anni (range 1,3-20,3 anni), i pazienti hanno ricevuto la monoterapia con acido ursodesossicolico (n=28) o UDCA con prednisone e azatioprina (n=17). 

Alla fine del follow-up, sette pazienti hanno mostrato almeno una complicazione legata al fegato: cinque varici esofagee sviluppate dopo un tempo mediano di 3 anni (intervallo, 0,6-9 anni) e due presentavano coagulopatia. 

La sopravvivenza libera dal trapianto di fegato e dalle complicanze epatiche non differiva significativamente tra i pazienti con colangite sclerosante e quelli con IBD concomitante. I pazienti senza caratteristiche autoimmuni, tuttavia, avevano maggiore probabilità di sopravvivenza libera da complicanze epatiche rispetto a quelli con colangite sclerosante autoimmune (p=0.03). 

"I nostri risultati suggeriscono che la SC pediatrica può presentare un fenotipo più lieve rispetto alla SC negli adulti; quindi, è necessario riconoscere questi pazienti in fase pre-sintomatica ", hanno scritto Ferrari e colleghi. "E’ bene notare che questo esito favorevole rappresenta un'informazione nuova poiché offre una visione diversa dell'esito a lungo termine della colangite sclerosante pediatrica, valutata in due centri di riferimento durante un lungo periodo di osservazione. Possiamo ipotizzare che la buona prognosi possa essere influenzata dalla diagnosi precoce di SC per lo più in bambini asintomatici. " 

Ferrari F. et al., “A promising medium-term follow-up of pediatric sclerosing cholangitis: mild phenotype or early diagnosis?” Hepatol Res. 2018 Jan 9. doi: 10.1111/hepr.13059. 
Fonte pharmastar.it
URL https://www.pharmastar.it/news/gastro/colangite-sclerosante-le-caratteristiche-autoimmuni-influenzano-negativamente-la-malattia--25764