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Più informazioni, meno bufale sulla salute

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Più informazioni, meno bufale sulla salute

 Redazione Pensiero Scientifico Editore - 21 FEB 2018
 

In Italia il problema delle fake news in tema di salute è probabilmente più grave che altrove. Perché? I dati dell’Eurobarometer ci indicano che un italiano su due ha un livello di alfabetizzazione sanitaria, la cosiddetta health literacy, molto scarso. Siamo al quartultimo posto in Europa: metà della popolazione non dimostra di avere la capacità di affrontare una ricerca su temi di salute sul web e soprattutto di destreggiarsi tra i risultati della ricerca stessa, distinguendo fonti attendibili con contenuti inappuntabili da siti non attendibili o truffaldini. I pazienti con un livello di health literacy congruo abusano meno di farmaci e pronto soccorso, aderiscono con maggiore consapevolezza e sicurezza ai protocolli terapeutici prescritti, vengono ricoverati meno di frequente e sono meno soggetti a nuovi ricoveri entro 30 giorni dalla precedente dimissione. Come se non bastasse, chi ha sviluppato le capacità di analizzare in maniera proficua le informazioni trovate sul web ha anche un rapporto più sereno e soddisfacente con il proprio medico curante.

“Dottore, ma è vero che la vaccinazione antinfluenzale può provocare l’influenza?”, “Dottore, ma è vero che i vaccini contengono metalli pesanti?”, “Dottore, ma è vero che l’aloe vera cura il cancro?”. Sono solo alcune delle domande che i medici italiani si sentono porre tutti i giorni dai loro pazienti che, magari, si sono informati prima su siti non sempre affidabili, o hanno “orecchiato” qualcosa in televisione, o letto distrattamente un titolo di giornale. Ora, a rispondere – e ad aiutare i medici a rispondere – ai dubbi dei cittadini arriva dottoremaeveroche.it, il nuovo sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO). Il sito è stato presentato venerdì 16 febbraio nell’ambito dell’evento “La comunicazione della Salute al tempo delle fake news: il ruolo del giornalista quale garante dell’informazione”, che si è svolto presso l’Auditorium Cosimo Piccinno del Ministero della Salute, a Roma.

L’affollato incontro ha avuto come relatori tra gli altri giornalisti Piero Angela e Marco Piazza, il segretario della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) Raffaele Lorusso, Sergio Della Sala, ricercatore della Psychology University of Edinburgh e presidente del Cicap, Salvo Di Grazia, ginecologo e direttore di MedBunker e il farmacologo Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano. Piero Angela ha deliziato la platea con tantissimi gustosi aneddoti, mentre il momento più toccante è stato il racconto dell’esperienza personale di Marco Piazza, che quando si è trovato ad affrontare la malattia oncologica di suo padre si è ritrovato a inseguire teorie “eretiche” e false speranze.

“Le bufale o fake news quando incidono sulla salute rischiano di trasformarsi in vere e proprie azioni criminose, colpevolmente sostenute o meno da interessi economici, o soltanto dalla scellerata supponenza dell’ignorante” spiega Cosimo Nume, responsabile dell’Area strategica comunicazione FNOMCeO. “Da questa premessa è partito il nostro lavoro con il prezioso apporto di esperti comunicatori e di un board scientifico di altissimo spessore, oltre ad un team tecnico di comunicazione. Il nome del nuovo sito dottoremaeveroche.it è già di per sé un manifesto e una scommessa: rinforzare anche sui piani virtuali del web quel rapporto di fiducia, quel rapporto empatico che fortunatamente ancora esiste e resiste nella pratica quotidiana della professione, nella relazione fra il cittadino e il ‘suo’ medico. Per ribadire, in questi tempi incerti, che le risposte alle proprie domande, nei momenti di fragilità e di timore per la propria salute, non si trovano su un motore di ricerca, ma nell’attenta valutazione di chi, per attitudine deontologica e solidità del sapere, è l’unico capace di fornirle e personalizzarle: il medico. L’operazione di comunicazione che la Federazione ha messo in atto è sicuramente ambiziosa e unica nel suo genere: offrire ai cittadini una piattaforma certificata di consultazione sulla salute mettendoli nelle condizioni di trovare risposte semplici, veloci e chiare alle loro domande. Tutto questo su un sito in continuo aggiornamento e aperto a suggerimenti per migliorarne la funzionalità. Un sito che però potrà essere anche un valido strumento per i colleghi per migliorare il passaggio di informazioni tra medico e paziente e rinsaldare ulteriormente la compliance terapeutica”.

“C’è la consapevolezza”, continua Alessandro Conte, coordinatore del Gruppo di lavoro FNOMCeO che ha realizzato dottoremaeveroche.it, “che concentrare tutti i nostri sforzi e risorse a contrastare le fake news o bufale corrisponderebbe al tentativo di svuotare un lago usando dei secchielli: molta fatica, un illusorio abbassamento del livello nei mesi d’estate più secchi ed altrettanta frustrazione alla successiva stagione delle piogge. Bene, dunque, che i medici elaborino strategie comunicative nuove con il supporto degli esperti di settore, bene che le istituzioni sostengano quanti già impegnati a garantire un’informazione sanitaria trasparente ed accessibile, ma nell’agenda politica i lavori della diga vanno cominciati adesso, rilanciando il senso critico e l’autonomia decisionale degli adulti di domani, con integrazioni efficaci e credibili ai percorsi formativi”.

“Il medico deve attenersi, nell’esercizio della sua professione ma anche nel suo ruolo sociale, alle migliori evidenze scientifiche disponibili”, conclude Filippo Anelli, presidente FNOMCeO. “Deve farlo per legge, come chiaramente ribadito dagli ultimi provvedimenti approvati dal Parlamento. Deve farlo per dovere deontologico; deve farlo per senso etico, non solo nei confronti dei pazienti ma dell’intera società. Quando come Ordine, come rappresentanti della professione, parliamo in pubblico, organizziamo convegni, campagne di informazione, corsi di aggiornamento, dobbiamo sempre tenere presente che noi siamo l’ente che noi siamo l’ente posto dalla legge a garantire la qualità della professione medica e la tutela del diritto alla salute. E la salute si tutela anche con la diffusione di un’informazione trasparente e veritiera”.

Dottoremaeveroche.it si comporrà di una sezione contro le fake news dedicata al cittadino, che potrà trovare risposte semplici ed argomentate alle più comuni domande in tema di salute, e di una sezione dedicata agli operatori con un vero e proprio “kit di primo soccorso comunicativo” composto da infografiche e brevi clip, da condividere con il proprio paziente durante la spiegazione di determinati argomenti.

David Frati

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