I marker di infiammazione sono elevati solo nel 39,6% dei pazienti con osteite cronica non batterica, con coinvolgimento vertebrale e mandibolare, necessitante di trattamento aggressivo.
Questa la situazione fotografata in uno studio multicentrico, recentemente pubblicato sulla rivista
Pediatric Rheumatology, che enfatizza il superiore ruolo diagnostico dell’imaging radiografico rispetto alla mera valutazione clinica di questi pazienti e suggerisce come una migliore consapevolezza di questa malattia tra i clinici potrebbe accelerarne la diagnosi e migliorare gli esiti di trattamento.
Lo studio ha anche documentato la buona efficacia di pamidronato nel trattamento di questa coorte di pazienti.
Che cosa è l’osteite cronica non batterica L’osteite cronica non batterica (CNO) o osteomielite multifocale ricorrente cronica (CRMO) è un raro disturbo di natura auto-infiammatoria che si caratterizza per la presenza di lesioni ossee sterili.
ansa.it
L'intelligenza artificiale riconosce le malattie genetiche al primo sguardo
In base alle caratteristiche del viso
Redazione ANSA 07 gennaio 2019 17:48
L'intelligenza artificiale riconosce le malattie genetiche 'al primo sguardo', sulla base di alcune caratteristiche del viso. Dimostra di saperlo fare il sistema DeepGestalt, dopo tre anni di addestramento su 17.000 immagini di persone colpite da oltre 200 malattie genetiche. Descritto sulla rivista Nature Medicine, promette di diventare uno strumento prezioso per ottenere diagnosi precoci e mettere a punto terapie mirate.
pharmastar.it
Malattia di Lyme: se la conosci la curi
- Giovedi 22 Novembre 2018 Redazione
La malattia di Lyme è causata da un gruppo specifico di batteri trasmessi all'uomo tramite puntura di una zecca infetta. La malattia determina vari problemi clinici: dal tipico rash cutaneo (eritema migrante) al coinvolgimento sistemico che può causare artriti, problemi neurologici e cardiologici.
La probabilità di essere morsi da zecche infette e contrarre la malattia di Lyme aumenta nelle aree erbose e boschive, ma anche nei parchi e nelle aree verdi urbane. In Italia i dati ufficiali sulla diffusione della malattia di Lyme sono limitati e non recenti: nel 2000 una circolare del Ministero della Salute riporta circa un migliaio di casi nel periodo 1992-1998. Le Regioni con il maggior numero di segnalazioni sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e la Provincia autonoma di Trento, mentre nelle Regioni centro-meridionali e insulari i casi segnalati sono rari. Recentemente, il Gruppo Italiano di Studio sulla Malattia di Lyme ha stimato che nel nostro Paese si verificano circa 500 nuovi casi ogni anno.