Comunicato stampa Roma, 25 giugno 2020
“Non siamo nati per soffrire”: da oggi online la mini web serie di Cittadinanzattiva in cui i pazienti alle prese con una patologia cronica e la lotta al dolore si raccontano.

I racconti sono disponibili sul canale YouTube di Cittadinanzattiva, https://www.youtube.com/channel/UCnO7cuC_EK9dsOlWL86Lb8w
Sono quattro le donne protagoniste dei racconti. La prima è Gabriella, paziente affetta da fibromialgia. “Il sintomo più forte della mia patologia è il dolore e va gestito ogni giorno. Durante l'isolamento a causa della pandemia l'ho accusato in misura maggiore perché, oltre alla mancanza della relazione con i nostri cari, è mancata la relazione con i nostri medici che ci aiutano a gestire e sopportare al meglio il dolore. Non abbiamo avuto l'accesso alle cure, agli ospedali e presso gli ambulatori. Al dolore provocato dalla patologia si è aggiunto quello legato all’assenza di relazione con il medico”.
La seconda storia vede invece protagonista Maria Pia, affetta da encefalomielite mialgica. “Siamo sempre in quarantena; siamo infatti costrette spesso a stare a casa perché la stanchezza ci impedisce di compiere le azioni più semplici come lavarsi, fare la spesa, andare al lavoro o a scuola ma, a causa del Covid19, siamo ancora più soli. Prima del virus la fisioterapia mi alleviava un po’ di dolore, ora niente terapia e il dolore aumenta e non mi abbandona mai”.
Il terzo racconto riguarda invece l’endometriosi e a raccontarla è Monia. “Ogni giorno conviviamo con il dolore e per gestirlo dobbiamo percorrere diversi chilometri per raggiungere i centri specializzati. Dobbiamo fare molte visite di controllo, esami e interventi e la limitata libertà di movimento a causa dell'emergenza sanitaria ha rappresentato un problema per la gestione della nostra patologia, perché ha comportato l'interruzione o il rallentamento delle visite; in alcuni casi abbiamo dovuto riprogrammare visite e interventi e tutto ciò ha avuto ripercussioni sulla gestione del dolore”.
Il terzo racconto riguarda invece l’endometriosi e a raccontarla è Monia. “Ogni giorno conviviamo con il dolore e per gestirlo dobbiamo percorrere diversi chilometri per raggiungere i centri specializzati. Dobbiamo fare molte visite di controllo, esami e interventi e la limitata libertà di movimento a causa dell'emergenza sanitaria ha rappresentato un problema per la gestione della nostra patologia, perché ha comportato l'interruzione o il rallentamento delle visite; in alcuni casi abbiamo dovuto riprogrammare visite e interventi e tutto ciò ha avuto ripercussioni sulla gestione del dolore”.
Ultima protagonista Silvia, paziente reumatica. “Il dolore per noi malati reumatici è sempre presente ed è una componente soggettiva, è un convivere con una sofferenza che gli altri non vedono. In tempi di emergenza, il dolore è stato dimenticato dalle istituzioni ma anche dagli ospedali e ambulatori perché, purtroppo, sono venute a mancare tutte quelle accortezze che si hanno in un periodo normale. Noi siamo i pazienti dimenticati ma il dolore non si può dimenticare e va gestito al meglio per garantire alle persone la qualità di vita e le cure migliori”.
La campagna “Non siamo nati per soffrire” è realizzata grazie al sostegno non condizionante di Pfizer.
Cittadinanzattiva APS - Ufficio stampa