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Biologia

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  • ansa.it

    Molecole danzanti riparano il midollo spinale nei topi

    Speranza anche per ictus e neurodegenerazione

    Elisa Buson 12 novembre 2021 19:08
    Sezione del midollo spinale con la nuova terapia. In rosso i vasi sanguigni rigenerati (fonte: Samuel I. Stupp Laboratory/Northwestern University) © Ansa

       Hanno ripreso a correre su quattro zampe, senza trascinare più quelle posteriori, i topi paraplegici trattati con un'innovativa tecnica di medicina rigenerativa che ha riparato le loro lesioni al midollo spinale.
        Sono bastate quattro settimane per vedere i risultati dopo una singola iniezione di speciali molecole che, 'danzando' attorno alla lesione, riescono a interagire più efficacemente con i recettori delle cellule, stimolandone la rigenerazione. Il risultato è pubblicato su Science dai ricercatori della Northwestern University (Usa), che intendono rivolgersi quanto prima alla Food and Drug Administration (Fda) americana per sperimentare la terapia sull'uomo. L'auspicio, infatti, è che questa tecnica innovativa possa essere utile per i traumi spinali, ma anche per ictus e malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).


  • CNR.IT
    COMUNICATO STAMPA 

    Identificato un nuovo potenziale target terapeutico nella Sla

    05/11/2021

    Un’équipe di ricercatori dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica e dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche ha descritto il ruolo chiave del recettore CXCR2 in un gruppo di pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica di tipo sporadico. I risultati sono stati pubblicati su Neurobiology of Disease

     La Sla è una malattia del sistema nervoso caratterizzata dalla progressiva neuro-degenerazione delle cellule motoneuronali, per la quale non sono ancora state identificate cure mediche efficaci. A partire da una serie di investigazioni precedenti basate su indagini genomiche ad ampio spettro, un team di ricercatori dell’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica (Irib) e dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (Ibbc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha rivelato la deregolazione del recettore CXCR2 nei neuroni corticali di un sottogruppo di pazienti affetti da Sla sporadica.


  • ansa.it

    Dai batteri in HD super-antibiotici per combatterli

    Trovato dopo un secolo segreto penicillina

    Redazione ANSA 26 ottobre 2021 13:32
    Immagine al microscopio di un batterio E. coli vivente. Una fitta rete di proteine ​​è interrotta da isole lisce e prive di proteine ​​(indicate da linee tratteggiate nell'inserto). credit: Benn et al. UCL © Ansa

     Mai i batteri erano stati osservati a un livello di dettaglio simile: adesso la parte più esterna della membrana che li avvolge non ha più segreti e potrebbe essere la chiave per trovare nuovi antibiotici più efficaci, ossia super-antibiotici capaci di combattere i super-batteri che resistono ai farmaci attualmente disponibili.

    Ad alimentare l'ottimismo si aggiunge il fatto che, a un secolo dalla scoperta del primo antibiotico, la penicillina, il suo meccanismo d'azione è stato finalmente ricostruito.


  • ansa.it

    Primi embrioni umani 'sintetici' da cellule modificate

    Per studiare i problemi della fertilità e dello sviluppo

    Elisa Buson 17 marzo 2021 17:41
    I simil-embrioni, con diverse colorazioni cellulari (fonte: Monash University) © Ansa

    Ottenuti simil-embrioni umani generati in laboratorio non da ovuli e spermatozoi ma da cellule staminali o della pelle riprogrammate: sono chiamati blastoidi, perché ricapitolano lo sviluppo dell'embrione allo stadio iniziale (di blastocisti) e, sebbene non siano completamente identici a quelli naturali, potranno diventare laboratori viventi per studiare i problemi di fertilità e delle prime fasi dello sviluppo umano, alla ricerca di nuove terapie. Il risultato è pubblicato su Nature in due studi indipendent,i coordinati da Monash University di Melbourne e Southwestern Medical Center dell'Università del Texas.


  • ansa.it

    Ricerca sugli embrioni, appello a rivedere il limite dei 14 giorni

    Per fare luce sulle malattie legate alle anomalie nello sviluppo

    Redazione ANSA 02 febbraio 2021 13:37 
    Un embrone umano allo stadio di quattro cellule (fonte: Dr Elena Kontogianni/Wikipedia) © Ansa

     Estendere da 14 a 28 giorni il limite entro il quale è consentito fare ricerca sugli embrioni umani, in modo da fare luce sulle anomalie dello sviluppo e sulle cause degli aborti ripetuti: è con questo appello pubblicato su Journal of Medical Ethics che Sophia McCully, esperta di etica del King's College di Londra, riaccende l'annoso dibattito bioetico che secondo la rivista Nature sarà fra le questioni scientifiche più scottanti del 2021.

     Il limite dei 14 giorni, condiviso a livello internazionale perché segna l'inizio dello sviluppo nervoso, "è diventato troppo restrittivo e, se in passato ha funzionato, non è detto che debba restare inalterato o non possa essere migliorato", afferma McCully, sottolineando come ormai ci siano tutti i presupposti tecnologici, morali e legislativi per rivedere questa norma introdotta 40 anni fa.


  • ansa.it

    Anche le staminali hanno bisogno della dieta giusta

    Un amminoacido può bloccare loro differenziazione in gravidanza

    Redazione ANSA ROMA 02 febbraio 2021 11:16
     © ANSA


  • adnkronos.com

    Cancro, scoperto il 'tallone d'Achille'

    Studio internazionale pubblicato su Nature apre la strada per nuove terapie

    28 gennaio 2021 | 16.06
    alternate text
    Scoperto il 'tallone d’Achille' del cancro: una alterazione della struttura genetica delle cellule tumorali, la aneuploidia, che può essere un punto debole da utilizzare per colpire il tumore. Lo studio, condotto da un team internazionale di ricercatori, fra cui Stefano Santaguida e Marica Ippolito dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) e dell’Università Statale di Milano, è pubblicato su 'Nature'.


  • cnr.it
     
    COMUNICATO STAMPA

    22/01/2021

    Lo studio su questi Organoidi embrionali si spera possa ridurre e in parte sostituire la sperimentazione animale. Un team di ricercatori del Cnr-Igb di Napoli ha utilizzato queste strutture multicellulari tridimensionali per studiare in vitro il potenziale di sviluppo di diversi tipi di cellule staminali. La scoperta è pubblicata su Stem Cell ReportsGastruloid Development Competence Discriminates Different States of Pluripotency

    Un team di ricercatori Istituto di genetica e biofisica "Adriano Buzzati Traverso" del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (Cnr-Igb) ha utilizzato strutture multicellulari, tridimensionali (organoidi) per studiare “in vitro” il potenziale di sviluppo di diversi tipi di cellule staminali. Con questa scoperta, pubblicata su Stem Cell Reports, rivista ufficiale della International Society for Stem Cell Research (ISSCR) pubblicata da Cell Press, il team napoletano si posiziona tra i primi in Italia nell’utilizzo di Gastruloidi, organoidi embrionali in grado di mimare le fasi più precoci dello sviluppo embrionale.


  • ansa.it

    Scoperto meccanismo che fa perdere la bussola a spermatozoi

    Senza l'aggiunta di un amminoacido, non completano fecondazione

    Redazione ANSA ROMA 08 gennaio 2021 14:28
     la copertina di "Science"(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Scoperto il meccanismo molecolare che regola il movimento degli spermatozoi, aiutandoli a non 'perdersi per strada' e poter così fecondare gli ovociti.
      Il risultato, a cui la rivista Science dedica la copertina, si deve al lavoro di Gaia Pigino, dello Human Technopole di Milano, insieme ai ricercatori del Max Planck Institute di Dresda, l'Istituto Curie di Orsay e il Centro di ricerca e studi avanzati europei di Bonn.


  • cordis.europa.eu

    TENDENZE SCIENTIFICHE: l'intelligenza artificiale risolve un mistero della biologia durato 50 anni

    Un nuovo sistema di intelligenza artificiale (IA) risolve un problema scientifico annoso e molto complesso sulla struttura e sul comportamento delle proteine.

     Sono centinaia di milioni le proteine ​​conosciute: dall'insulina, che regola i livelli di zucchero nel nostro sangue, agli anticorpi, che ci aiutano a combattere le infezioni, le proteine ​​sono fondamentali praticamente per ogni funzione nel nostro corpo e per tutti gli organismi. Il funzionamento delle proteine ​​è determinato dalla loro forma tridimensionale, tuttavia, per mezzo secolo, gli scienziati hanno faticato a prevedere il modo in cui una proteina si ripiega in questa forma tridimensionale unica. Questa procedura è fondamentale per comprendere l'apparato biologico della vita.


  • comunicato stampa cnr.it

    COMUNICATO STAMPA

    Una nuova arma contro la paraplegia spastica ereditaria

    03/12/2020
    Uno studio realizzato presso l’Istituto di biologia e patologie molecolari del Cnr ha identificato nell’innalzamento della proteina spastina un nuovo approccio terapeutico per questa malattia neurodegenerativa, che causa una progressiva spasticità degli arti inferiori. Lo studio è pubblicato su Life Science Alliance.

    Le paraplegie spastiche ereditarie sono patologie neurodegenerative caratterizzate da una progressiva spasticità degli arti inferiori, causata della degenerazione dei neuroni corticospinali. Le forme più frequenti sono causate da mutazioni della spastina, una proteina coinvolta anche nella divisione cellulare e nel trasporto intracellulare, della quale è cruciale che le cellule posseggano una quantità adeguata. Un nuovo studio realizzato da un team internazionale e coordinato dall’Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibpm), pubblicato sulla rivista Life Science Alliance, ha individuato nell’innalzamento della proteina spastina un nuovo, promettente approccio terapeutico per la paraplegia spastica ereditaria, malattia per la quale attualmente non esistono cure.


  • comunicato stampa cnr.it

    COMUNICATO STAMPA

    04/12/2020
    orientamento del fuso mitotico in una cellula normale o in presenza di livelli alterati di Aurora-A o TPX2. Da

    < orientamento del fuso mitotico in una cellula normale o in presenza di livelli alterati di Aurora-A o TPX2. Da "Polverino et al., 2020, Current Biology". Created with BioRender.com

      La direzione della divisione di una cellula determina la posizione delle due cellule figlie, contribuendo a definirne il destino verso la proliferazione o il differenziamento. Il controllo dell’orientamento della divisione cellulare è quindi fondamentale nei processi di sviluppo, nell’organizzazione dei tessuti e nella loro omeostasi. Uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology dai gruppi di ricerca diretti da Giulia Guarguaglini dell’Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibpm) di Roma e Marina Mapelli dell’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, descrive e chiarisce il coinvolgimento in tale processo di due proteine, la chinasi Aurora-A e il suo attivatore TPX2, spesso presenti a livelli elevati nei tumori.


  • ansa.it

    Il nervo ottico rigenerato in provetta con la terapia genica

    Apre nuovi scenari contro cecità da glaucoma e lesioni spinali

    Redazione ANSA 10 novembre 2020  11:44
     La terapia genica aiuta la rigenerazione del nervo ottico (fonte: TobiasD) © Ansa


  • ansa.it

    Costruita la prima lingua sintetica, è stampata in 3D

    Permette di sperimentare le proprietà di nuovi cibi e farmaci

    Redazione ANSA 27 ottobre 2020 14:51
    Lo stampo che mostra i fori per le papille (fonte: Università di Leeds) © Ansa

     Costruita la prima lingua sintetica. Stampata in 3D, diventa un laboratorio che permette di sperimentare le proprietà di nuovi cibi e farmaci. Il risultato è pubblicato sulla rivista ACS Applied Materials & Interfaces e si deve al gruppo dell'università britannica di Leeds. guidato da Efren Andablo-Reyes.

  • ansa.it

    Scoperte cellule immunitarie che riparano le fibre nervose

    Viste nei topi, utili per future terapie

    Redazione ANSA 27 ottobre 2020 10:52 
    Globuli bianchi (fonte: Needpix) © Ansa

     Scoperta una nuova classe di cellule immunitarie, specializzate nel riparare le fibre nervose danneggiate da malattie neurologiche, come sclerosi multipla e sclerosi laterale amiotrofica (Sla), e da lesioni. Le cellule riparatrici sono state individuate nei topi nella ricerca condotta dall'Università del Michigan e dall'Università du Stato dell'Ohio e pubblicata sulla rivista Nature Immunology. Sebbene la scoperta sia avvenuta nei topi, secondo i ricercatori potrebbe essere il primo passo per andare a cercare cellule analoghe nell'uomo, aprendo in questo modo la strada a future terapie.

  • askanews.it

    Ricerca, scoperto nuovo biomarcatore per la cura del morbo di Crohn

    Unipi: studio apre la via a trattamenti sempre più personalizzati

    Lunedì 12 ottobre 2020 - 11:44
    Ricerca, scoperto nuovo biomarcatore per la cura del morbo di Crohn

     Roma, 12 ott. (askanews) – Arriva da Pisa la scoperta di un nuovo biomarcatore plasmatico, l’Oncostatina M, per la terapia farmacologica del morbo di Crohn. Sarà così sufficiente un’analisi del sangue per ottimizzare e personalizzare il trattamento di questa grave patologia infiammatoria intestinale.


  • lastatalenews.unimi.it

    Sclerosi Multipla: nuovi bersagli cellulari per il dolore neuropatico trigeminale

    Su "Brain, Behaviour and Immunity", in via di pubblicazione uno studio dei ricercatori della Statale sul dolore trigeminale nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla per lo sviluppo di nuovi farmaci.

    pubblicato il: 17/07/2020
    Attività in laboratorio Accanto alle progressive difficoltà motorie e alla disabilità legate alla patologia, i pazienti affetti da Sclerosi Multipla (SM) sviluppano spesso una serie di altri sintomi che ne peggiorano ulteriormente la qualità di vita. Fra i sintomi “secondari” più frequenti troviamo il dolore neuropatico trigeminale e attacchi ricorrenti di emicrania, forme di dolore fortemente invalidanti legate ai danni provocati dalla patologia ai nervi del cranio e ad altre aree del cervello, che in alcuni pazienti possono manifestarsi addirittura mesi prima della diagnosi di SM. Entrambi i tipi di dolore sono controllati male dagli analgesici in commercio e quindi circa il 10% dei pazienti affetti da SM deve assumere altri farmaci, come gli antiepilettici, per controllare gli attacchi di dolore con il rischio di andare incontro a molti effetti collaterali. Nonostante ciò, sono ancora pochi i dati disponibili in letteratura che permettano di capire quali sono i meccanismi molecolari e cellulari che conducono allo sviluppo di dolore trigeminale nella SM.

  • ansa.it

    Cellule più longeve con l'invecchiamento pilotato

    La scoperta apre a nuove terapie anti-aging

    Redazione ANSA  17 luglio 2020 14:25
    Cellule di lievito viste al miscroscopio (fonte: Sam LaRussa, Flickr) © Ansa


  • ansa.it

    Scoperta una proteina cruciale per la fertilità maschile

    Senza gli spermatozoi restano immaturi e incapaci di muoversi

    Redazione ANSA ROMA 10 luglio 202012:43   © ANSA

     Scoperta una proteina fondamentale per la fertilità maschile, senza la quale gli spermatozoi restano immaturi e incapaci di muoversi. Individuata in un articolo sulla rivista Science, la proteina si chiama 'NELL2' ed assicura la corretta maturazione dello spermatozoo all'interno dell'"epididimo", un tubo convoluto e lungo che guida gli spermatozoi verso i dotti che li porteranno all'esterno.


  • ansa.it

    Alzheimer, trovati i messaggi in bottiglia dei neuroni malati

    Aprono a test del sangue per la diagnosi precoce

    Redazione ANSA 06 luglio 2020 10:16
    I neuroni colpiti da Alzheimer rilasciano dei 'messaggi in bottiglia' utili alla diagnosi (fonte: Pixabay) © Ansa

      Scoperti i 'messaggi in bottiglia' rilasciati nel circolo sanguigno dai neuroni colpiti da Alzheimer: racchiusi in piccole vescicole di membrana, sono dei filamenti di Rna specifici della malattia che potrebbero aprire la strada a nuovi test del sangue per la diagnosi precoce.
     
      Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Cells da Chiara Fenoglio e Maria Serpente, ricercatrici del gruppo coordinato da Elio Scarpini e Daniela Galimberti del Centro Dino Ferrari, di Policlinico e Università Statale di Milano.