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Biologia

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  • adnkronos.com

    Tumori, svelato il segreto delle metastasi

     MEDICINA Pubblicato il: 26/05/2020 15:13
    Tumori, svelato il segreto delle metastasi

    Un'invasione incontrollata di cellule che si moltiplicano senza freni, perché hanno riacquistato la capacità di proliferare come quando una nuova vita cresce nel corpo di una mamma. E' il segreto delle metastasi tumorali svelato da due studi italiani complementari, condotti da un team di scienziati guidato da Vincenzo Costanzo all'Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) e all'università Statale di Milano. I risultati suggeriscono che "il cancro metastatico origina dalla riattivazione dei meccanismi dello sviluppo embrionale e placentare", e gettano "le basi conoscitive per aiutare lo sviluppo di nuove terapie basate sulle risposte immunitarie contro i tumori".


  • ansa.it

    Sclerosi multipla, riparate le lesioni nel cervello dei top

    Grazie al trapianto di cellule, verso test sull'uomo

    Redazione ANSA  22 maggio 2020 12:18
     

    Cervello 'riparato' e movimenti ripristinati nei topi malati di sclerosi multipla: il risultato è stato ottenuto grazie al trapianto di particolari cellule progenitrici del cervello umano, che una volta impiantate nei roditori malati hanno favorito il ripristino del rivestimento isolante dei neuroni, migliorandone la funzionalità. La sperimentazione è pubblicata sulla rivista Cell Reports dai ricercatori dell'Università di Rochester, negli Stati Uniti, e potrebbe aprire la strada ai primi test clinici sull'uomo, non solo per la sclerosi multipla ma anche per altre malattie come la leucodistrofia dei bambini e i danni da ictus che colpiscono la materia bianca del cervello.

    Lo studio rappresenta il culmine di oltre 15 anni di ricerche condotte nell'ateneo statunitense per comprendere il ruolo delle cellule della glia, fondamentali 'aiutanti' dei neuroni che vengono perse a causa della sclerosi multipla. La malattia autoimmunitaria colpisce in particolar modo un tipo di cellule gliali, i cosiddetti oligodendrociti, che formano la guaina mielinica che isola i prolungamenti dei neuroni favorendo la conduzione del segnale elettrico.

    Per rimpiazzarle nei topi con sclerosi multipla, i ricercatori guidati dal neurologo Steve Goldman hanno trapiantato delle cellule umane progenitrici della glia, ottenute da cellule staminali coltivate in laboratorio. Una volta impiantate nel cervello malato, le cellule progenitrici sono migrate sulle lesioni, si sono differenziate in oligodendrociti e hanno riparato la guaina mielinica danneggiata. Questo processo ha permesso di ripristinare anche la funzione motoria degli animali.


  • ansa.it

    Nel Dna l'interruttore della magrezza

    Per cure anti-obesità. E' un gene regolabile con farmaci anti-cancro

    Redazione ANSA  22 maggio 2020 10:02
    Nel Dna un gene che aiuta a restare magri (fonti: doppia elica di Christoph Bock, Max Planck Institute for Informatics/Wikipedia. metro di Pngimg.com) © Ansa

     Scoperto nel Dna l'interruttore molecolare della magrezza: si tratta del gene Alk, un famoso complice dei tumori che potrebbe giocare un ruolo cruciale anche nella regolazione del metabolismo dei grassi. Gia' bersaglio di numerosi farmaci anti-cancro, potrebbe entrare nel mirino di nuove terapie contro l'obesita'. A indicarlo e' lo studio pubblicato sulla rivista Cell dai ricercatori dell'Universita' della British Columbia.

  • comunicato stampa unipd.it
    05-12-2020

    SCOPERTO IL “CONSERVANTE” DELLE CELLULE STAMINALI UMANE

    Il gene ZNF398 sarà fondamentale per la ricerca che si occupa di riprogrammazione delle cellule staminali a scopi terapeutici

    Identificato per la prima volta dal team di ricerca guidato da Graziano Martello dell’Università di Padova, in collaborazione con l’Università di Torino, il gene ZNF398 responsabile del mantenimento delle cellule staminali pluripotenti. Agisce da “conservante” delle staminali e la sua presenza può essere considerata una cartina tornasole del buon funzionamento delle iPS, le cellule staminali pluripotenti indotte. Lo studio è finanziato dalla Fondazione Armenise Harvard.

    Pubblicato su «Nature Communications» lo studio firmato dal team di ricerca guidato da Graziano Martello del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova che ha identificato per la prima volta il gene responsabile della conservazione delle cellule staminali pluripotenti, come le embrionali staminali o le iPS. La particolarità di queste unità biologiche sta nella loro capacità di dare origine a qualsiasi cellula, dai neuroni a quelle del fegato. Le iPS, staminali pluripotenti indotte vengono generate a partire da cellule adulte del nostro corpo in un processo chiamato riprogrammazione. Questo rende le staminali una fonte cellulare preziosa per le terapie avanzate di medicina rigenerativa.


  • ansa.it

    Craccato il codice genetico umano, dà proteine mai viste

    Utile per studiare i meccanismi alla base di molte malattie

    Redazione ANSA 07 aprile 2020 08:17
    Rappresentazione artistica della molecola a forma di doppia elica del Dna (fonte: Pixabay) © Ansa

     Per la prima volta è stato 'craccato' il codice genetico umano, ottenendo cellule capaci di produrre proteine mai viste prima: l'esperimento di biologia sintetica è stato condotto sulle staminali del sangue e apre nuovi scenari per lo studio dei meccanismi alla base delle malattie, come spiegano i ricercatori californiani dello Scripps Research Institute di La Jolla nello studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas).


  • cnr.it

    COMUNICATO STAMPA

    Trapianto di cromosoma su cellule staminali umane

    19/02/2020

     Ricercatori dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica del CNR e dell’IRCCS Humanitas hanno messo a punto un nuovo approccio per correggere in cellule staminali umane il difetto di una rara malattia genetica, la sindrome di Lesch-Nyhan, causa di problemi neurologici e comportamentali. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista internazionale Molecular Therapy: Methods & Clinical Development


  • cnr.it

    Scoperta da un team multidisciplinare la molecola fotocromatica Ziapin2: il 'nano-interruttore' dei neuroni

    12/02/2020

    Immagine rielaborata da Mattia Di Francesco (IIT)Immagine rielaborata da Mattia Di Francesco (IIT)

    Creata in laboratorio una molecola fotocromatica, la Ziapin2, che messa a contatto con i neuroni, si inserisce all’interno della loro membrana cellulare e - attivata dalla luce - ne stimola elettricamente l’attività, proprio come un ‘nano-interruttore’. Questo è lo straordinario risultato di un gruppo multidisciplinare composto dai ricercatori dell’Istituto italiano di tecnologia di (Iit) di Genova, del Center for nano science and technology (Cnst) e del Politecnico di Milano - con il contributo dell’Istituto di biofisica di Trento - descritto in un articolo scientifico recentemente pubblicato dalla rivista Nature Nanotechnology (IF 43,3).


  • ansa.it

    Virus mai visti l'anello mancante tra vita e non vita

    Hanno proteine tipiche dei batteri, utili alla medicina del futuro

    Enrica Battifoglia 13 febbraio 2020 10:27
    Rappresentazione gradica di batteriofagi (fonte: Victor Padilla-Sanchez, The Catholic University of America) © Ansa   Il confine tra il mondo vivente e quello non vivente ora è più sfumato: si è scoperto l'anello mancante che unisce questi due mondi ed è un virus mai visto, molto più grande dei suoi simili e soprattutto dotato di un corredo di proteine caratteristiche dei batteri. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, per la prima volta dissolve il confine che finora ha separato parassiti simili a macchine, come i virus, dagli organismi viventi; potrebbe inoltre fornire nuove armi al servizio della medicina del futuro.


  • adnkronos.com

    Spagna, autorizzato editing genetico su 14 embrioni

     MEDICINA Pubblicato il: 12/02/2020 14:57

    Spagna, autorizzato editing genetico su 14 embrioni

     L'autorità governativa della Catalogna ha autorizzato un progetto di editing genetico da realizzare su embrioni umani. La ricerca, guidata dalla biologa Anna Veiga, utilizzerà la rivoluzionaria tecnica Crispr, una sorta di 'forbici molecolari' che consentono di tagliare e cucire il Dna, per sopprimere alcuni geni e studiarne il ruolo nello sviluppo embrionale. Gli scienziati useranno circa 40 embrioni 'abbandonati', non utilizzati per le tecniche di riproduzione assistita.

  • ansa.it

    Il primo enzima artificiale avvicina la chimica verde

    Fatto di 2 elementi non biologici, traguardo della biologia sintetica

    Redazione ANSA 12 febbraio 2020 10:38
    Rappresentazione del primo enzima artificiale (fonte: Tom Ellenberger, Washington University School of Medicine in St. Louis; Dave Gohara, Saint Louis University School of Medicine) © Ansa

    Costruito in laboratorio il primo enzima artificiale a partire da due elementi non biologici. Il risultato è il primo passo verso future applicazioni verso una chimica più efficiente e rispettosa dell'ambiente. Pubblicato sulla rivista Nature Catalysis dal gruppo dell'Università olandese di Groninga coordinato dal biochimico Gerard Roelfes, è anche un passo in avanti della biologia sintetica, la disciplina che interpreta la vita e il Dna come pura informazione.

  • ansa.it

    Cosi' i tumori si nascondono al sistema immunitario

    La chiave è in due proteine

    Redazione ANSA 04 febbraio 2020 10:24
    Cellule tumorali possono continuare a replicarsi perché si nascondono al sistema immunitario (fonte: CIBSS/University of Freiburg, Michal Roessler) © Ansa  Si nasconde nello stesso sistema immunitario il meccanismo che permette ai tumori di sfuggire a ogni controllo. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances, potrebbe aprire la via a nuove terapie anticancro e si deve al gruppo tedesco coordinato dall'italiana Teresa Carlomagno, della Leibniz University Hannover (Luh), in collaborazione con Maja Banks-Khn e Wolfgang Schamel, dell'universita' di Friburgo.


  • ansa.it

    La molecola che attiva i neuroni con la luce

    Ottenuta in laboratorio, non è invasiva

    Redazione ANSA 04 febbraio 2020 09:29
    I neuroni attivati dalla luce grazie alla molecola nata in laboratorio (fonte: IIT) © AnsaUna molecola riesce ad attivare i neuroni attraverso la luce, ma in modo non invasivo: è stata ottenuta in laboratorio, potrà aprire nuove strade al trattamento di epilessia, malattie neurodegenerative e della retina. Descritta sulla rivista Nature Nanotechnology, è stata ottenuta grazie alla collaborazione fra Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, Centro per le nanoscienze e tecnologie (Cnst) di Milano e Politecnico di Milano.


  • askanews.it

    Ricerca, rigenerazione dei tessuti: un gel apre nuove frontiere

    Unipd: passo avanti verso utilizzo clinico di organoidi

    Giovedì 12 dicembre 2019 - 13:18
    Ricerca, rigenerazione dei tessuti: un gel apre nuove frontiere

     Roma, 12 dic. (askanews) – Un gruppo di ricerca internazionale ha sviluppato un nuovo gel in grado di far crescere un tessuto umano sotto forma di organoidi con una tecnica compatibile per trattamenti sull’uomo. A guidare lo studio, pubblicato su “Nature Communications”, il Prof. Nicola Elvassore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) e dell’Università di Padova e il Prof. Paolo De Coppi del Great Ormond Street Institute of Child Health dell’University College di Londra (UCL GOS ICH).

  • cnr.it COMUNICATO STAMPA

    Origami di DNA per diagnosi non invasive

    09/12/2019

    Figura 1Figura 1

    Biosensori da usare per diagnosi cliniche accurate e perfettamente biocompatibili, realizzati con piccole sequenze di DNA sintetico ripiegate su stesse: questo il risultato di una ricerca pubblicata su Nano Research. Il lavoro è il frutto di una collaborazione internazionale della durata di tre anni, che ha coinvolto l’Istituto officina dei materiali del Cnr, la Molecular Foundry di Berkeley, le Università di Nova Gorica e Graz

    Un gruppo di ricerca internazionale che ha coinvolto l’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), la Molecular Foundry di Berkeley, le Università di Nova Gorica e di Graz (Austria), dopo tre anni di studio, ha pubblicato su Nano Research, un importante risultato: possiamo costruire dei sensori costituiti di solo DNA in grado di rilevare la presenza di target specifici.

  • Alzheimer, scoperta molecola che blocca la malattia

    Fondazione Montalcini, 'ringiovanisce' il cervello. Studio su topi

    Redazione ANSA ROMA 25 novembre 2019 11:10
  • cnr.it
    COMUNICATO STAMPA 07/11/2019

    È legato al ruolo della proteina tetraspannina 5 (TSPAN5) che fornisce una piattaforma per la connessione fra neuroni. Lo studio dei ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del Cnr è pubblicato su Cell Reports.

    Le sinapsi sono il punto di collegamento fra i neuroni nel cervello umano e rappresentano la componente fondamentale per la creazione delle memorie e per le funzioni cognitive complesse. La loro formazione è un processo estremamente articolato e che può essere intaccato da numerose patologie neurologiche, quali l’Alzheimer e la disabilità intellettiva. La comprensione dei meccanismi alla base della loro nascita rappresenta quindi uno degli obiettivi dei laboratori in tutto il mondo.


  • quotidianosanita.it

    Malattie rare. Iss: “Realizzato un nuovo modello cellulare per investigare sulla Siod”

    La displasia immuno-ossea di Schimke è una malattia colpisce circa un neonato ogni uno-tre milioni. La ricerca, realizzata anche grazie ai finanziamenti di Telethon e della Fondazione Terzo-Pilastro Internazionale, è stata pubblicata sulla rivista Disease Models and Mechanisms.

    29 OTT - E’ stato realizzato nei laboratori dell’ISS un nuovo modello cellulare per studiare i meccanismi patogenetici della displasia immuno-ossea di Schimke (SIOD), una malattia rara che colpisce circa un neonato ogni uno-tre milioni. La ricerca, realizzata anche grazie ai finanziamenti di Telethon e della Fondazione Terzo-Pilastro Internazionale, è stata pubblicata sulla rivista Disease Models and Mechanisms.


  • ansa.it

    Cerca e sostituisci gli errori, il nuovo comando che ripara il Dna

    Può correggere l'89% delle mutazioni legate a malattie

    Elisa Buson 22 ottobre 2019 10:08
    Una nuova tecnica permette di riparre il Dna (fonte: Lennart Mucke, University of California, San Francisco) © Ansa  'Cerca e sostituisci': ecco il nuovo 'comando' che permette di correggere gli errori del Dna proprio come accade nei software per la scrittura di testi al computer, producendo risultati molto più precisi rispetto al vecchio 'taglia-incolla' della tecnica Crispr. A introdurre la novità è la tecnica 'prime editing', che attraverso un super 'bisturi' molecolare pratica micro-incisioni invece che pericolose sforbiciate alla doppia elica del Dna. Potenzialmente capace di correggere l'89% delle varianti genetiche legate a malattie umane, è anche la prima a poter intervenire efficacemente sui neuroni, come dimostra lo studio pubblicato su Nature dal Broad Institute di Harvard e Mit a Cambridge, negli Stati Uniti.


  • ansa.it

    Il dialogo tra cervello e intestino si studia su chip

    Contro Alzheimer, depressione e autismo, al Politecnico di Milano

    Redazione ANSA 21 ottobre 2019 13:54
    Cellule neuronali coltivate in 3D nel progetto Erc Minerva (fonte: Politecnico di Milano) © Ansa  Riprodurre su chip il misterioso dialogo tra cervello, intestino e batteri del microbiota, per intercettare quei messaggi molecolari che contribuiscono all'insorgenza di malattie come l'Alzheimer: è il primo obiettivo dei nuovi TechnoBiology labs 'Minerva' e 'Athena' inaugurati al Politecnico di Milano. Sono 100 i metri quadri attrezzati con strumentazione d'avanguardia dove ingegneri e biologi lavoreranno fianco a fianco per sviluppare organi su chip nell'ambito del progetto 'Minerva', finanziato con 2 milioni di euro dalla Comunità Europea con il bando Erc Consolidator Grant 2016 del programma Horizon 2020.


  • ansa.it

    Tumori: scoperta una nuova tecnica per l'immunoterapia

    Vengono evidenziate le cellule da distruggere

    Redazione ANSA ROMA 15 ottobre 2019 18:38
    L'attacco del sistema immunitario © Ansa