In generale le reazioni anafilattiche a vaccini sono rare, pari a circa 1,31 casi per milione di dosi. Le reazioni anafilattiche segnalate per prime in America con il vaccino COVID-19, per quanto raramente osservate nelle fasi della sperimentazione e nelle prime fasi delle campagne vaccinali, sembrano essere più frequenti, e hanno destato preoccupazione nella popolazione.
Secondo i primi dati USA sulle reazioni anafilattiche ai vaccini contro COVID-19 di Pfizer-BioNTech e Moderna arrivati a campagna vaccinale iniziata, sono 21 i casi su un totale di 1,9 milioni di dosi somministrate. Il tasso di reazioni anafilattiche quindi è di 11,1 casi per un milione di dosi somministrate, più alto di quello registrato con il vaccino antinfluenzale, ma che comunque, come sottolineato anche dal Center for Diseases Control (CDC), rimane un’evenienza rara.
aboutpharma.com
“Covid-19, con i monopoli di Big pharma, impossibile un vaccino per tutti”
È la denuncia lanciata da Oxfam, Emergency, Frontline Aids e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance, di fronte ad una carenza mondiale di dosi di vaccini, utili a contrastare la pandemia. Oggi solo il 4% delle vaccinazioni è avvenuto nei paesi in via di sviluppo
di Redazione Aboutpharma Online 5 Febbraio 2021
I diritti esclusivi e i monopoli dei colossi farmaceutici sui brevetti impediscono che ci siano dosi sufficienti di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid-19 per tutti. Le tre più grandi aziende del mondo attualmente hanno in programma di produrre dosi solo per l’1,5% della popolazione mondiale nel corso del 2021, mentre altri grandi produttori non stanno producendo nessun vaccino efficace e sicuro. È la denuncia lanciata oggi da Oxfam, Emergency, Frontline Aids e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance, di fronte ad una carenza mondiale di dosi di vaccini, utili a contrastare la pandemia.
L’appello a governi e industria farmaceutica
quotidianosanita.it
Vaccini Covid. Tre cose da fare subito per evitare la debacle della campagna vaccinale
di Silvio Garattini
Anzitutto seguire gli sviluppi dei 230 vaccini in corso di studio ed in particolare dei 60 in fase clinica. In secondo luogo esplorare la attendibilità e l'efficacia del vaccino russo e dei vaccini cinesi per ordinare dosi che dovranno comunque essere utilizzate dopo la validazione da parte dell'EMA. In terzo luogo verificare a livello europeo tutti gli stabilimenti che possono produrre i 3 vaccini già autorizzati, rafforzandone eventualmente le capacità produttive. E se vi fossero difficoltà ricorrere alla sospensione temporanea del brevetto utilizzando licenze obbligatorie
01 FEB - Abbiamo attualmente a disposizione 3 vaccini anti Sars-Cov-2 che sono stati approvati dall'organismo regolatorio europeo,EMA e richiedono due somministrazioni.
Il vaccino Pfizer Biontech è costituito da nanoparticelle di RNA virale ricoperto da lipidi, determina una protezione di circa il 95 percento dei trattati ed è utilizzabile a qualsiasi età a partire dai 16 anni; deve essere conservato a -60-80 gradi.
Il vaccino Moderna ha caratteristiche analoghe, può essere utilizzato a partire dai 18 anni; deve essere conservato a -20 gradi.
Il vaccino Astra Zeneca, che veicola il materiale genico virale attraverso un adenovirus innocuo e induce una protezione attorno al 60% percento, è indicato per le persone con età dai 18 ai 55 anni; deve essere conservato in frigorifero.
agi.it
SALUTE
BioNTech sta sviluppando un potenziale vaccino contro la sclerosi multipla
Gli studi clinici condotti sui topi, riportano gli autori, hanno portato all’arresto della progressione della malattia e al ripristino di alcune capacità motorie
13 gennaio 2021 aggiornato alle 16:19
AGI - La società biotecnologica tedesca che insieme a Pfizer ha realizzato il vaccino contro Covid-19 ha ora annunciato lo sviluppo di un’altra procedura immunizzante, questa volta utile a prevenire la sclerosi multipla (SM). Pubblicati sulla rivista Science, i primi risultati ottenuti dall’azienda avrebbero portato al trattamento della SM in alcuni roditori. Stando a quanto affermato dagli esperti di BioNTech, questa procedura è simile a quella sviluppata in collaborazione con il gigante farmaceutico statunitense Pfizer per il vaccino contro Covid-19.
Influenza, primi dati positivi sul vaccino-jolly
Progettato per proteggere contro più tipi di virus influenzali
Enrica Battifoglia 08 dicembre 2020 09:47
Inseguito da decenni da gruppi di ricerca di tutto il mondo, potrebbe essere più vicino il cosiddetto 'vaccino - jolly' capace di proteggere da più tipi e sottotipi dei virus responsabili dell'influenza. I primi dati incoraggianti arrivano dalla ricerca internazionale coordinata dal Mount Sinai Hospital, finanziata dalla Fondazione Bill e Melinda Gates e dai National Institutes of Health (Nih) e pubblicata sulla rivista Nature Medicine. I dati riguardano la sperimentazione di fase 1 condotta su 65 individui negli Stati Uniti, dalla quale è emerso che il vaccino produce una risposta immunitaria che dura 18 mesi e che, ripetuta per due o tre volte, potrebbe indurre una protezione molto più duratura.
adnkronos.com
Colera, scoperto bersaglio per vaccino più efficace
MEDICINA Pubblicato il: 17/11/2020 15:39
Passi avanti verso un vaccino più efficace contro il colera. I risultati di un team guidato da ricercatori del Massachusetts General Hospital, riportati nella rivista online 'mBio', possono aiutare gli scienziati a sviluppare un vaccino più efficace per questa malattia batterica che causa grave diarrea e disidratazione e che di solito si diffonde attraverso acqua contaminata.
ansa.it
Come funziona il vaccino della Pfizer-BionTech
Stessa strategia utilizzata da Moderna e da Curevac
Redazione ANSA 11 novembre 2020 15:58
Il vaccino anti Covid sviluppato dalle aziende Pfizer e BioNTech si basa su una delle tecnologie più innovative e avanzate, adottata anche da altre due grandi aziende in corsa: la tedesca Curevac e l'americana Moderna, che nella ricerca sul vaccino contro la pandemia collabora con l'Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive, il Niaid diretto da Anthony Fauci, e con con la Coalion for Epidemic Preparedness Innovation (Cepi). Tutti e tre i vaccini stanno affrontando la terza e ultima fase della sperimentazione clinica e tutti e tre sono vaccini a Rna.
aboutpharma.com
La guerra informatica su vaccini e test diagnostici
Intervista esclusiva a Andrew Beckett, Managing Director Emea della Cyber R isk Practice di Kroll. Con la pandemia i rischi sono aumentati e l’healthcare deve pensare da subito a migliorare le proprie difese. Dal numero 181 del magazine
di Alessio Chiodi 24 Settembre 2020
Hacker russi e cinesi continuano a essere accusati di trafugare dati di vaccini in sperimentazione. La guerra “sporca” per arrivare primi a soluzioni diagnostiche e terapeutiche vincenti contro Covid-19 è ormai globale. AboutPharma and Medical Devices approfondisce il tema con Andrew Beckett, Managing Director Emea della Cyber Risk Practice di Kroll, società che si occupa di sicurezza informatica.
Notizie degli scorsi mesi sul coinvolgimento degli hacker russi hanno messo la sicurezza informatica al centro del dibattito a livello globale. Qual è la situazione in Italia e in Europa?
ansa.it
Dagli Usa la moda dei vaccini fai-da-te
La rivista Science mette in guardia dai rischi
Redazione ANSA 21 settembre 2020 11:04
Finora hanno dato un aiuto prezioso nell'esplorazione spaziale e nell'astronomia, analizzando dai pc di casa innumerevoli immagini e dati che descrivevano pianeti, stelle o particelle elementari: i cosiddetti 'citizen scientist', i cittadini scienziati, sono ormai un aiuto indispensabile ai grandi progetti di ricerca, ma per la prima volta il loro comportamento fa discutere.
adnkronos.com
Brasile, uomo senza Hiv con un cocktail di farmaci
MEDICINA Pubblicato il: 08/07/2020 16:45
Un uomo brasiliano potrebbe essere la prima persona al mondo ad aver ottenuto una remissione a lungo termine dell'Hiv , dopo un trattamento con un nuovo cocktail di antiretrovirali. Una vicenda resa nota dai medici brasiliani che l'hanno seguito, accolta con qualche scetticismo da alcuni specialisti, come riferisce il 'New York Times'. A rendere eccezionale il caso è il fatto che il paziente avrebbe 'sconfitto' il virus senza essere sottoposto a trapianto di midollo, come successo in precedenza. La vicenda del 'paziente di San Paolo' è stata illustrata dai ricercatori dell'Università Federale di San Paolo alla Conferenza Aids 2020.
pharmastar.it
Ebola, la Commissione europea approva il vaccino di Janssen
Giovedi 2 Luglio 2020 Redazione
La Commissione europea ha approvato un regime vaccinale messo a punto da Janssen per la prevenzione della malattia da virus Ebola causata dalla specie Zaire ebolavirus.
Il regime vaccinale sperimentale contro l'Ebola di Janssen è stato messo a punto per sostenere la vaccinazione preventiva nei paesi a rischio di epidemia di Ebola, così come per altri gruppi a rischio quali operatori sanitari, operatori di laboratorio BSL4, militari in missione in altri paesi, personale aeroportuale e visitatori in paesi ad alto rischio.
ansa.it
Coronavirus: allo studio un vaccino contro la Mers
Ricercatori Usa puntano ad approccio simile
Redazione ANSA ROMA 07 aprile 2020 16:35
(ANSA) - ROMA, 07 APR - Dopo i farmaci nati per altre malattie, un vaccino sperimentato nei topi contro il coronavirus della Mers (Sindrome respiratoria del Medio Oriente) potrebbe essere promettente anche contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2.
ansa.it
Coronavirus, ok ai test preclinici per un vaccino italiano
E’ la prima in Europa. Aurisicchio (Takis), si comincia in settimana
Redazione ANSA 18 marzo 2020 15:17
Luce verde alla sperimentazione sugli animali del vaccino contro il coronavirus Sars-Cov2 progettato in Italia dell'azienda Takis. I test, il cui avvio è previsto in settimana, sono autorizzati del ministero della Salute e sono i primi del genere in Europa, ha detto all'ANSA l'amministratore delegato dell'azienda, Luigi Aurisicchio. Sono il primo passo, ha aggiunto, per portare il vaccino all'uso umano.
ansa.it
L'antitetanica fatta da bimbi vale per sempre
Studio, l'importante è non aver saltato le dosi di richiamo
Redazione ANSA ROMA 27 febbraio 2020 14:43
(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Non c'è bisogno di richiami vaccinali per il tetano o per la difterite in età adulta se durante l'infanzia sono stati fatti tutti i vaccini contro queste malattie.
A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Infectious Disease che, precisano i ricercatori, è in linea con le recenti raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità di far fare i richiami agli adulti se non hanno avuto la serie completa di dosi da bimbi.